venerdì 13 novembre 2009

Ogni tanto mi lascio prendere anche io.

Sarà il momento, sarà che invecchio ma ci sono storie che commuovono e storie dentro alle storie che commuovono di più.
Mesi fa lessi questo articolo e già allora ne rimasi molto colpito.
Non so se sia marketing, non so se ci sia malizia, non so se sia tutto inventato. Ma non credo.

Ci sono storie dentro alle storie che rendono meno brutto questo mondo.



2 commenti:

  1. Mi fa un po' "C'è posta per te" (oddio, in questo caso è proprio così, ma non voleva essere una battuta..).
    Voglio dire, sarebbe stato tutto più "buono" se nessuno avesse detto nulla...sai che lancio per il film?
    Purtroppo la vocina acida e cinica dentro di me sussurra "pubblicità gratis,pubblicità gratis,pubblicità gratis...".
    L'altra vocina invece mi dice che dopo tutto, l'unica verità che conta è quella di chi ha ricevuto il regalo....

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  2. Vero, però non sapremo mai chi ha fatto partire la voce. Se fosse stata la mamma?
    Rimane però il fatto (e appena puoi verificalo di persona) che anche fosse pubblicità gratis il film e la casa meritano questa pubblicità.
    Poi ricordi cosa direbbe Achmed? "being politically correct is a pain in the ass": cosa dovrebbe fare Pixar, vietare che si parli di lei nel bene e nel male per il rischio di farsi o non farsi pubblicità? insomma... diventa un po' perverso come meccanismo no?

    Vabbè, smetterò con i buonismi e inizierò ad inacidirmi come Walter... ;)

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